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La chiesa di Lovari

Al 25 ottobre 1896 risale l’inaugurazione della Chiesa storica di Lovari.

I frazionisti si erano mobilitati sin dal 1894, senza chiedere sovvenzioni e sussidi, per innalzare anche nella loro frazione, la casa di Dio. L’oratorio fu costruito approfittando della demolizione dell'oratorio Antonelli di Campretto. Ancora oggi, gli anziani di Lovari ricordano che i loro padri acquistarono le pietre a buon mercato per erigere la Chiesa. La famiglia Antonelli, infatti, aveva costruito a Campretto un oratorio nel 1791, dedicandolo a San Giovanni Nepomuceno, il protettore delle acque e dei ponti che durò fino al 1896, quando fu demolito perché “ruinoso” offrendo la possibilità a quelli di Lovari di andarsi a prendere le pietre. Dopo due anni di lavoro era giunto il momento di asciugarsi la fronte, mettersi il vestito nuovo e dare una gran festa. Già il 18 ottobre, Casonato Bernardo e Cesare De Santi avevano fatto domanda al Sindaco affinché “in occasione della consacrazione dell'oratorio testé innalzato e della celebrazione di Messa novella” venisse concessa licenza per festeggiare il 25 ottobre “con lo sparo di mortaretti, cuccagna ed illuminazione delle vie a palloncini, su archi trionfali”. Il Sindaco, alla fine autorizzò che a Lovari si festeggiasse la festa dei coscritti con la cuccagna, l’illuminazione della strada con i palloncini e anche gli archi trionfali fatti, come era consuetudine allora, con la verdura.

Alla fine si decise anche la titolazione dell’oratorio. Con il bene placito vescovile, il 24 ottobre, l’arciprete Parma fu incaricato, sempre dal Vescovo, a benedire la Chiesa di Lovari.E finalmente anche Lovari ebbe la sua Chiesa in cui celebrare la Messa!

Il 21 settembre 1900 si riuscì pure a ottenere il decreto di erezione della Via Crucis.

La chiesa rimase attiva sino al 6 aprile del 1983 quando, con la costruzione dell’attuale chiesa più capiente, venne deciso di sconsacrarla.

L’attuale chiesa di Lovari, da qualche anno rimaneggiata nella facciata, risale al 1960.

Il 15 maggio di quell’anno infatti venne approvato, dalla commissione diocesana di arte sacra di Treviso, il progetto redatti dall’architetto Torresin e dall’ingegnere Pereglido Nel giro di pochi anni la chiesa venne eretta e rimase con la facciata in pietra ‘faccia vista’ sino a pochi anni fa quando i frazionisti e la parrocchia decisero di dare decoro anche all’ingresso della loro chiesetta di Lovari. 

(a cura del dott. Claudio Miotto)